Monthly Archives: Giugno 2024

Presentazione LA TEMPESTA – L’imprevisto palestinese nella guerra globale

dalle 17.00
merenda senza confini
ore 18.00
presentazione della rivista e discussione con alcuni redattori
a seguire
letture contro la guerra

 

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Quando, nel 2022, in un impeto di gioia di liberazione dalla pesantezza della “guerra al covid”, si è deciso di voler festeggiare una pasquetta liberata contro la guerra al parco Aldo Moro, pochi di noi avrebbero potuto prevedere quello che ora succede in Medio Oriente. Ci era ben chiaro però che si potesse tendere un filo rosso che legava il lockdown al green pass e poi al precipitare della situazione legata all’Ucraina: dal lessico militare all’isolamento sociale, dal “razzismo vaccinale” alla sempre più pressante criminalizzazione delle lotte sociali, allo scoppio della guerra vera e propria, l’andazzo era palesemente quello di creare nelle popolazioni due sentimenti che vanno spesso a braccetto, la paura e l’abitudine. La paura, indefinita, indeterminata, senza una causa concreta e individuabile, condita di regole sparate a mitraglia spesso poco chiare e in continuo mutamento; e poi l’abitudine, a fare più del (già tanto) richiesto, ad affidarsi ciecamente alle direttive che vengono dall’alto, abdicando al senso critico personale e collettivo per evitare di ricadere nella paura. Un circolo vizioso potenzialmente infinito.

Oggi, nel pieno di una guerra mondiale (per noi occidentali, ancora) a bassa intensità, con le nostre sorelle e i nostri fratelli palestinesi vittime della foga colonialista di Israele, nel pieno di un movimento di solidarietà mondiale che in tutti i modi, ovunque, si cerca di reprimere, non possiamo che constatare quanto il nostro sentire si fosse incamminato sulla strada giusta, quel 18 aprile.

Abbiamo quindi deciso di ospitare la presentazione della rivista antimilitarista LA TEMPESTA, a pochi giorni dalla prima udienza del processo per quella “occupazione” (che vede indagate 26 persone), proprio in questo luogo. Uno dei pochi polmoni verdi della città, un parco che senza tutti i gruppi e collettivi che negli anni gli hanno dato attenzione parlandone, aprendolo o vivendolo “clandestinamente”, oggi non sarebbe quello che è.

Poche settimane fa, per rimpolpare la martellante campagna elettorale, è stato aperto in fretta e furia e riempito di persone a favore di telecamera; due anni fa, per lo stesso motivo, era stato deciso che doveva restare chiuso e vuoto, che (cosa mai successa nelle precedenti aperture popolari) doveva essere sgomberato «a ogni costo», con ogni mezzo, e che andava punito chi aveva osato attraversarne il confine.

L’invito è ancora una volta quello di ritrovarci, di riappropriarci degli spazi e dei tempi, di escogitare sempre nuovi modi per resistere all’aria del tempo.

CONTRO LA GUERRA, LE SUE NOCIVITÀ, I SUOI PADRONI E TUTTI I COLONIALISMI

Ri-belle e ri-belli del parco Stefano Cucchi

 

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>> QUI il racconto della giornata del 18 aprile 2022