20-22 GIUGNO 2025: GIORNATE INTERNAZIONALI DI AZIONE PER L’ESTRADIZIONE IMMEDIATA IN GERMANIA DELLA COMPAGNA ANTIFASCISTA MAYA!

RICEVIAMO E DIFFONDIAMO:

20-22 GIUGNO 2025: GIORNATE INTERNAZIONALI DI AZIONE PER L’ESTRADIZIONE IMMEDIATA IN GERMANIA DELLA COMPAGNA ANTIFASCISTA MAYA!
SOLIDARIETA’ DA ROMA CON LA LOTTA ANTIFASCISTA IN OGNI DOVE!


Dal 1997, ogni anno, in Ungheria i nazionalisti dell’estrema destra provano a commemorare i soldati ungheresi e tedeschi che morirono nell’assedio realizzato dall’esercito sovietico a Budapest nel 1945, annichilendo quasi 30.000 soldati nazisti – un giorno nominato come “il giorno della gloria” dai neofascistidei nostrigiorni. In questo contesto i gruppi più forti della destra hanno sempre accolto estremisti fascisti da molti paesi, superando le 2000 visite, rendendolo uno dei raduni neofascisti più grande e importante della scena europea. A Budapest, l’uso di simbologia autoritaria è sempre stato tollerato meglio rispetto ad altre capitali europee, all’interno della retorica della “conservazione della tradizione”. Negli ultimi anni si è registrata la partecipazione di numerosi fascisti con le uniformi delle SS o della wehrmacht con svastiche annesse. Secondo la legge vigente, qualsiasi celebrazione che minimizzi i crimini fascisti non è consentita, tuttavia questi raduni si sono svolti non solo nella totale impunità, ma anche con la piena tutela garantita dallo Stato protofascista ungherese.


Nel periodo andato dal 9 all’11 febbraio del 2023, ci sono stati diversi scontri con nazisti, alcuni dei quali molto ben coordinati, al margine dell’evento. Gli interventi antifascisti hanno messo bene in chiaro che i fascisti non possono portare la loro propaganda revisionista per le strade di Budapest senza essere disturbati o affrontati direttamente. Però questi interventi e azioni antifasciste hanno avuto come conseguenza l’arresto di alcunx compagnx. È questo il contesto in cui Maya, una compagna antifascista tedesca, è stata arrestata in modo violento nella casa dei suoi genitori nel marzo 2023, estradata in Ungheria alla fine di giugno del 2024, a dimostrazione della complicità protofascista dei due stati e del risultato dell’ “implacabile lavoro” dello stato ungherese nell’opprimere e perseguitare persone queer e antifasciste. Da allora si trova lì, in regime di isolamento, accusata di aver partecipato agli attacchi ai danni dei nazisti.


Dal 5 giugno 2025 è in sciopero della fame, in protesta contro le condizioni inumane cui è stata sottoposta nell’ultimo anno, carcerata in un contesto che non riconosce la sua identità queer – la quale è trattata come una brutta malattia infettiva:
“Non posso sopportare le condizioni di detenzione in Ungheria. Per tre mesi la mia cella è stata videosorvegliata costantemente. Per sette mesi ho dovuto indossare sempre le manette fuori dalla mia cella – e a volte anche dentro la cella”.


Il 20 giugno 2025 è stata rigettata la sua richiesta di detenzione domiciliare e resta quindi in Ungheria e in sciopero della fame. Le notizie riguardo il suo sciopero della fame si possono trovare qui: https://www.basc.news/category/tagesbericht/

In Ungheria rischia 24 anni di carcere.
Lo Stato ungherese conduce da molti anni una caccia serrata allx antifascistx, in cui lo stato tedesco non solo è complice, ma mostra apertamente la propria agenda fascista. Mentre da un lato gli assassini della destra estrema vengono classificati come mentalmente infermi e trattati con leggerezza, la cassetta degli attrezzi a disposizione degli assassini dello Stato per dare la caccia allx antifascistx clandestinx e perseguitare lx arrestatx è in continua espansione. Non è certo una coincidenza che l’NSU abbia potuto vagare per la Germania assassinando sistematicamente persone razzializzate indisturbata per dieci anni, che gli estremisti di destra abbiano potuto commettere crimini di massa come incendiare case di rifugiati, attaccare dissidenti e allo stesso tempo accumulare armi, e che solo raramente siano stati affrontati con la repressione statale, mentre tutti i tentativi della sinistra di organizzarsi e resistere sono stati criminalizzati e meticolosamente perseguitati.
In procedimenti come quello del complesso di Budapest, la polizia indaga la formazione di una organizzazione criminale in virtù dell’articolo 129. Questa accusa, facile da formulare per la polizia, apre allx investigatorx tutto il repertorio di mezzi di sorveglianza: perquisizioni domiciliari, controllo, intercettazioni telefoniche, uso di videocamere, dispositivi di localizzazione e investigatorx sotto copertura. Le reti sociali della sinistra radicale vengono indagate attraverso procedure di indagine strutturate, in base alle quali la polizia è inizialmente interessata a chiunque sia associato ai sospettati. Un altro compagno, attualmente in custodia cautelare a Norimberga, è stato recentemente accusato di “tentato omicidio” nel tentativo di fare pressione sui clandestini con accuse esagerate.


Risulta chiaro, ancora una volta, come l’autorappresentazione degli stati non corrisponda con la realtà delle loro azioni e come le loro agende non facciano altro che implementare ulteriormente i programmi fascisti e servire la classe dominante. Tutti gli stati, le loro concezioni di legge e giustizia e i loro sbirri assassini continuano ad essere i nemici di ogni popolo!


LIBERTA’ PER TUTTX – FUOCO ALLE GALERE!

La pratica antifascista è diversificata e necessaria, che sia a Berlino, Leipzig, Jena, Milano o Budapest: “Chi lotta contro i nazisti non può mai confidare nello stato”.
Esther Bejarano

TESTO ORIGINALE: https://lapeste.org/20-22-junio-jornadas-acciones-internacionales-maja/


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