
RICEVIAMO E DIFFONDIAMO DELLE PAROLE CIRCA ALCUNE MOBILITAZIONI DI MAGGIO CHE HANNO ATTRAVERSATO L’ISOLA E LA PENISOLA:
“LARGO ALLE FACINOROSE
Le manifestazioni individuali sono sorrette da un percorso collettivo.
Quando lo sfaldarsi di una rete è preceduto da un mettere le mani avanti; colpevolizzando a priori, una pratica manifestazione del proprio dissenso, da tempo ormai palesata e principio cardine di un percorso collettivo; ti rendi conto di quanto la sua colpevolizzazione sia una manovra precedentemente pensata e voluta, quanto sia una disintegrazione interessata..
E viene meno il principio di unione. Si utilizza la parola “prevaricazione” per giustificare la decisione di togliere la fiducia nel poter continuare a tessere una rete, che sia strumento politico in mano nostra per opporci ad una repressione statale sempre più palesata e pressante.
Ma c’era da aspettarselo, non tanto dalle compagne e dai compagni (di chi?) con cui per mesi, abbiamo deciso di costruire una lotta unitaria contro un decreto legge liberticida, ma da quella porzione di realtà politiche presenti in città che sempre hanno temuto lo strutturarsi di una percorso di lotta che non sia solamente pura rappresentazione di dissenso.
Ma si è preferito ritornare a sfilare, una passerella al fianco e complice con gli oppressori.
Largo allx fcinorosx ordunque!“
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