Category Archives: iniziative

SENZA CHIEDERE PERMESSO FEBBRAIO 2025

da:  MERCATINO AUTOGESTITO DEL RIUSO E DELLE AUTOPRODUZIONI

//BOLOGNA//*

Giovedì 6 febbraio 2025 sedicesima edizione!

-Dalle 17 si aprono le danze: allestimento del mercatino, birrette e microfono aperto.

-Dalle 19:30 chiacchiere e riflessioni a partire dall’opuscolo “NON È FORSE QUESTA GUERRA?” con alcunx compagnx sicilianx. Dal progetto ponte, alle “smart cities” sino agli interessi che si cuciono sui corpi reclusi, migranti, arginati, carcerati. Un opuscolo per condividere saperi e percorsi di significazione verso una più fitta condivisione di pratiche, per un’azione sempre più di massa e sempre meno mediata da strutture di delega e rappresentanza.
L’occasione vuole anche essere un invito ad individualità, collettivi, affinità, lotte territoriali e libidiche alla prossima mobilitazione NoPonte che attraverserà le rive dello Stretto nel periodo carnevalesco. Un invito all’incontro di pratiche e pensieri perché tuttx lottiamo contro lo stesso “gelido mostro”.

-Dalle 20:30 cena per sostenere il progetto di una casa aperta, complice e solidale nelle prealpi varesine. Difendiamo dal pignoramento e dalle more spazi amici dove esprimerci, ritrovarci e organizzarci, fuori delle pressioni e dalle logiche del sistema.

Con noi dal pomeriggio Equal Rights Forlì, distribuzione di materiale antispecista e non solo (libri, opuscoli, musica, magliette, etc.) dal 1996

A scaldarci come di consueto caldo vin brulè benefit prigionierx e inguaiatx!

Distro e banchetti come se non ci fosse un domani, musichette fino a mezzanotte

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*Ogni primo giovedì del mese alle 17 chiamiamo a raccolta in Bolognina il mondo delle autoproduzioni e del DIY per riappropriarci di luoghi di scambio e pratiche fuori dal campo normativo dell’istituzione. Un’occasione per dare voce a progetti e iniziative resistenti e sostenere chi lotta ed è colpitx dalla repressione. Riprendiamoci il diritto di esprimerci e di esistere senza pagare suolo pubblico e senza chiedere permesso! Al libero parchetto dietro via Fioravanti (lato via Delfino Insolera) o, d’inverno, occupando la Tettoia Nervi.

 

 


CATANIA- L.U.P.O SABOTARE/ DISERTARE

CATANIA- L.U.P.O

SABOTARE/DISERTARE

CONTRO GUERRA E GENOCIDIO COMPLICI CON I DISERTORI DI TUTTO IL MONDO

Cosa fare contro la progressiva militarizzazione delle nostre città? Cosa fare contro un genocidio avvenuto in diretta social con l’aiuto di tutto l’Occidente? Come supportare la diserzione ed entrare in complicità con i disertori di ogni Paese? Le forme di governo “democratico” e le basi del diritto internazionale che le hanno supportate, dal secondo dopoguerra in occidente, stanno collassando sotto i colpi delle eccezioni e delle emergenze. La trasformazione sistemica in atto non sarà silenziosa e indolore, ma si sta già esprimendo attraverso il crescente bellicismo.

Ne parliamo alla L.U.P.O. insieme a realtà e soggettività che hanno approfondito sulle tematiche di guerra, diserzione e militarizzazione dei territori. Dal ponte sullo Stretto alla Striscia di Gaza, dalla nuova finanziaria al disegno di legge sicurezza, impossibile ignorare che: LA GUERRA È QUI, IMPARIAMO A SABOTARLA!

 

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CATANIA- L.U.P.O SABOTARE/ DISERTARE

CONTRO LA GUERRA E GENOCIDIO COMPLICI CON I DISERTORI DI TUTTO IL MONDO

E la preparazione della guerra in altri ambiti, politici e sociali che da lungo si preparano ad essere qui arrivati ad un punto di svolta. Dopo i passi che la legislazione emergenziale ha approntato in questi anni, con il ddl 1660-1236 è la volta di scoprire le carte, con un bel salto in avanti. Il terreno è finalmente fertile, per ‘accrescersi del sentimento patriottico, il pozzo è avvelenato, la costruzione del nemico è ultimata, le forche sono distribuite ai passanti. _______________________________________________________________

VENERDI 31 GENNAIO DALLE ORE 19:00- PALESTRA L.U.P.O CATANIA


CARNEVALE NO PONTE assemblea 26 gennaio

 

DOMENICA 26 GENNAIO h 16.00
piazza Casa Pia (ME) 

…organizziamo insieme il corteo del
🌈CARNEVALE NO PONTE!

 

…ogni idea, fotta e valìa…
…tutti i sal(v)ini si porta via! 🤡

 

 

🏴‍☠️🏴‍☠️🏴‍☠️

Il ponte è già qua: espropri, opere propedeutiche, sottrazione di risorse, propaganda e repressione. Un’opera distopica, un’idea di progresso che se ne infischia delle nostre vite. Per ribaltare questo scenario e far sì che non si ripresenti mai più, abbiamo bisogno di capovolgere prospettive, ricontattare energie, immaginare mondi nuovi, creare relazioni differenti.

E allora… CARNEVALE!🪼

La festa popolare, eretica, liberatrice, che dissacra, rovescia, si fa beffe del potere, la festa del tempo che tutto distrugge e rinnova! 🔥

 

Il riso è manifestazione di libertà, e sarà anche per questo se la violenza e l’autorità non utilizzano mai il suo linguaggio. La tradizione accomuna il riso alla pazzia. Sarebbe meglio riconoscerne la saggezza》M.Bachtin

 

🌱🌱 Incontriamoci, organizziamoci, contaminiamoci…

…creiamo insieme gli spazi che sogniamo!

 

 

File stampa volantini:

>>>>>>    ass 26 gennaio A5

 

PARTECIPA, STAMPA, DIFFONDI!

 

 


CARNEVALE NO PONTE assemblea 19 gennaio

DOMENICA 19 GENNAIO h 11.00 – ex Seaflight 🌈

organizziamo insieme il CARNEVALE NO PONTE!

ogni idea, fotta e valìa… tutti i sal(v)ini si porta via!

🤡

🏴‍☠️🏴‍☠️🏴‍☠️

Il ponte è già qua: espropri, opere propedeutiche, sottrazione di risorse, propaganda e repressione. Un’opera distopica, un’idea di progresso che se ne infischia delle nostre vite. Per ribaltare questo scenario e far sì che non si ripresenti mai più, abbiamo bisogno di capovolgere prospettive, ricontattare energie, immaginare mondi nuovi, creare relazioni differenti.

E allora… CARNEVALE!🪼

La festa popolare, eretica, liberatrice, che dissacra, rovescia, si fa beffe del potere, la festa del tempo che tutto distrugge e rinnova! 🔥

Il riso è manifestazione di libertà, e sarà anche per questo se la violenza e l’autorità non utilizzano mai il suo linguaggio. La tradizione accomuna il riso alla pazzia. Sarebbe meglio riconoscerne la saggezza》M.Bachtin

🌱🌱 Incontriamoci, organizziamoci, contaminiamoci…

…creiamo insieme gli spazi che sogniamo!

 

File stampa volantini:

ASSEMBLEA19_4 VOLANTINI

ASSEMBLEA19_2 VOLANTINI

STAMPA E DIFFONDI

 


CREIAMO INSIEME GLI SPAZI CHE SOGNIAMO

Ci vediamo venerdi 25 ottobre alla piazza dell’ex fiera (passeggiata a mare) dalle ore 17.00, 

In un mondo sempre più scandito dal ticchettio del profitto, distruggiamo le lancette; ’divertirsi è un bisogno vitale’.

Incontriamoci, organizziamoci, creiamo insieme gli spazi che sogniamo.

Prepariamoci al corteo contro il ‘ddl sicurezza’ di giorno 26 Ottobre.

 

Microfono aperto, musica e socialità. 

Porta i tuoi strumenti musicali, vecchie lenzuola per striscioni, indumenti, colori e/o tutto quello che vorresti decorare con la stampa serigrafica e trovare in piazza.

CONTRO IL DDL SICUREZZA

LIBERX DI LOTTARE!

 


Presentazione LA TEMPESTA – L’imprevisto palestinese nella guerra globale

dalle 17.00
merenda senza confini
ore 18.00
presentazione della rivista e discussione con alcuni redattori
a seguire
letture contro la guerra

 

* * *

Quando, nel 2022, in un impeto di gioia di liberazione dalla pesantezza della “guerra al covid”, si è deciso di voler festeggiare una pasquetta liberata contro la guerra al parco Aldo Moro, pochi di noi avrebbero potuto prevedere quello che ora succede in Medio Oriente. Ci era ben chiaro però che si potesse tendere un filo rosso che legava il lockdown al green pass e poi al precipitare della situazione legata all’Ucraina: dal lessico militare all’isolamento sociale, dal “razzismo vaccinale” alla sempre più pressante criminalizzazione delle lotte sociali, allo scoppio della guerra vera e propria, l’andazzo era palesemente quello di creare nelle popolazioni due sentimenti che vanno spesso a braccetto, la paura e l’abitudine. La paura, indefinita, indeterminata, senza una causa concreta e individuabile, condita di regole sparate a mitraglia spesso poco chiare e in continuo mutamento; e poi l’abitudine, a fare più del (già tanto) richiesto, ad affidarsi ciecamente alle direttive che vengono dall’alto, abdicando al senso critico personale e collettivo per evitare di ricadere nella paura. Un circolo vizioso potenzialmente infinito.

Oggi, nel pieno di una guerra mondiale (per noi occidentali, ancora) a bassa intensità, con le nostre sorelle e i nostri fratelli palestinesi vittime della foga colonialista di Israele, nel pieno di un movimento di solidarietà mondiale che in tutti i modi, ovunque, si cerca di reprimere, non possiamo che constatare quanto il nostro sentire si fosse incamminato sulla strada giusta, quel 18 aprile.

Abbiamo quindi deciso di ospitare la presentazione della rivista antimilitarista LA TEMPESTA, a pochi giorni dalla prima udienza del processo per quella “occupazione” (che vede indagate 26 persone), proprio in questo luogo. Uno dei pochi polmoni verdi della città, un parco che senza tutti i gruppi e collettivi che negli anni gli hanno dato attenzione parlandone, aprendolo o vivendolo “clandestinamente”, oggi non sarebbe quello che è.

Poche settimane fa, per rimpolpare la martellante campagna elettorale, è stato aperto in fretta e furia e riempito di persone a favore di telecamera; due anni fa, per lo stesso motivo, era stato deciso che doveva restare chiuso e vuoto, che (cosa mai successa nelle precedenti aperture popolari) doveva essere sgomberato «a ogni costo», con ogni mezzo, e che andava punito chi aveva osato attraversarne il confine.

L’invito è ancora una volta quello di ritrovarci, di riappropriarci degli spazi e dei tempi, di escogitare sempre nuovi modi per resistere all’aria del tempo.

CONTRO LA GUERRA, LE SUE NOCIVITÀ, I SUOI PADRONI E TUTTI I COLONIALISMI

Ri-belle e ri-belli del parco Stefano Cucchi

 

* * *

 

 

>> QUI il racconto della giornata del 18 aprile 2022

 


SABATO 12 AGOSTO 2023 h 18.00 piazza Cairoli (ME) CORTEO NO PONTE – difendiamo lo Stretto –

>> 𝗔 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗲, 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼: concerto resistente e solidale, con artiste e artisti da Sicilia e Calabria <<
‘°•𝗔𝗽𝗽𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗖𝗢𝗥𝗧𝗘𝗢 𝗡𝗢 𝗣𝗢𝗡𝗧𝗘 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟮 𝗮𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼•°’
Nelle intenzioni di Matteo Salvini, Pietro Salini (AD di Webuild) e Pietro Ciucci (AD della riesumata s.p.a. Stretto di Messina), 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶 𝗰𝗮𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗶 del ponte sulle due sponde dello Stretto di Messina. Secondo il triste cronoprogramma che stima i tempi del riavvio dell’iter di progettazione e costruzione dell’opera, a luglio 2024 dovrebbero essere messe in moto le ruspe. Si sarebbe quasi tentati di dirsi «Godiamocela, finché è possibile»…
…𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲 𝗡𝗢.
Noi, le no ponte e i no ponte, i movimenti sociali e ambientalisti, siamo dell’idea che sia proprio questo il tempo di 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗲𝘃𝗮𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗦𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼: 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗶𝗻𝗰𝗶.
La manifestazione del 17 giugno a Torre faro ha dimostrato (anche se non ce n’era bisogno, per chi ha occhi per vedere scevri dalla propaganda) che la costruzione del ponte è tutt’altro che avvolta dal consenso.
Migliaia di persone provenienti dalle due sponde dello Stretto, ma anche da altrove, hanno deciso di 𝑠𝑎𝑐𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 – nel senso più alto e laico del termine, nel senso di 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑎𝑐𝑟𝑜 – il loro tempo e le loro energie per 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗳𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼.
Migliaia di persone sono accorse nel luogo-simbolo della devastazione, dove dovrebbe sorgere il pilone del ponte, e hanno lanciato una prima avvisaglia di resistenza a quello che i sostenitori dell’opera vorrebbero rappresentare come un obbligo (stante la conversione in legge del decreto ponte).
Quella manifestazione ha detto, al contrario, che 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗮 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗲̀ 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮 𝘀𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶: i siciliani e i calabresi hanno dato un segnale di chiara avversione all’inizio dei lavori. E non ci sorprende. Nella consapevolezza di gran parte della popolazione, infatti, si è consolidata l’opinione che a guadagnarci, in questa operazione, siano solo costruttori, progettisti e politici a favore.
A rimetterci, al contrario, sarebbero i cittadini, che 𝗽𝗮𝗴𝗵𝗲𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗱𝘂𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗼𝗻𝘁𝗲: la prima volta come abitanti, sottoposti a una quotidianità infernale in mezzo ai 𝗰𝗮𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗮 𝗧𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗼 𝗮 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗲 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲, dalla durata imprevedibile se la si commisura con i tempi di realizzazione delle opere pubbliche in Italia e se si tiene conto degli inevitabili imprevisti che implica ogni opera di tale portata; la seconda volta da contribuenti, che si vedrebbero 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗻𝗱𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶 𝗮𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 (messa in sicurezza idrogeologica e sismica, potenziamento del servizio sanitario, ammodernamento del sistema viario e dei trasporti nello Stretto, risorse per la scuola e per il welfare, sostegno alle piccole imprese locali, solo per dirne qualcuna).
Il ponte sullo Stretto, d’altronde, è espressione di un modello economico e politico che guarda agli ambienti solo come ‘spazio’ da occupare e da cui trarre profitto.
Per questa ragione, mentre chiamiamo le comunità dello Stretto a partecipare alla difesa della vivibilità dei luoghi che abitano, facciamo appello ai movimenti in difesa dei territori, ai comitati di base contro le nocività, a chi si batte contro i processi di militarizzazione, ai movimenti ambientalisti e contro il cambiamento climatico: 𝘀𝗰𝗲𝗻𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲.
Per accogliere chi verrà da fuori città e per ritagliare un momento di riflessione e confronto collettivo, 𝗹’𝟭𝟭, 𝟭𝟮 𝗲 𝟭𝟯 𝗮𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗡𝗢 𝗽𝗼𝗻𝘁𝗲.
Perché la lotta contro il ponte è rabbia contro la devastazione e lo sfruttamento del territorio, è ferma volontà di impedire la costruzione di un’opera inutile e dannosa, ma è anche amore, desiderio, immaginazione, creazione di qualcosa che non c’è e potrebbe essere…
…e allora 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗻𝗼𝗶, 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲, 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼: libero da imposizioni devastanti, libere e liberi di decidere sulle nostre vite, sui territori che abitiamo, sui mondi che sogniamo.
Il 𝟭𝟮 𝗮𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟴:𝟬𝟬 𝗮 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗖𝗮𝗶𝗿𝗼𝗹𝗶 (ME), al 𝗖𝗢𝗥𝗧𝗘𝗢 𝗡𝗢 𝗣𝗢𝗡𝗧𝗘, mescoliamo ancora una volta i nostri desideri, facciamo ancora una volta sentire le nostre voci e tutta l’energia che opponiamo alla devastazione dei territori.

…::: 𝑵𝑶 𝑷𝑶𝑵𝑻𝑬 :::…

Per informazioni:
nopontemessina@gmail.com – Telegram t.me/noponte


Per non morire di pena – incontro e dibattito

 

INCONTRO E DIBATTITO PER NON MORIRE DI PENA

martedì 7 febbraio ore 16.00
presso l’aula magna del dipartimento Cospecs (via concezione 6), Messina

Carcerti italiane: oltre 56mila detenuti ammassati nelle celle.
Di questi, 749 subiscono una condizione detentiva estrema, fondata sull’isolamento totale e la deprivazione fisica e psichica: il cosiddetto “carcere duro”, il 41bis.

Nati formalmente come misure emergenziali ed eccezionali per il contrasto alla mafia, l’uso di 41bis ed ergastolo ostativo continua a estendersi, in particolare ai detenuti politici.

La vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito, da quasi 4 mesi in sciopero della fame per l’abolizione di questi regimi, non può che interrogarci sulla possibilità che gli istituti punitivi svolgano sempre più spesso una funzione politica.

Attivisti, studiosi, solidali sentono il bisogno di discutere e confrontarsi collettivamente su cosa accade dentro e fuori le carceri, per immaginare insieme come contrastare la deriva giustizialista e securitaria radicata nella società e nelle narrazioni.

 

* Introduzione – Pietro Saitta

* L’incostituzionalità riluttante dell’ergastolo ostatitvo – Lucia Risicato

* La sottile linea tra detenzione e tortura – Giulia Colavecchio

* Dal diritto penale del ‘fatto’ al diritto penale del ‘nemico’: la denuncia deghli avvocati sull’erosione delle garanzie processuali – Carmelo Picciotto

* Dall’antimafia all’antiterrorismo e oltre: piccola cronologia del carcere duro e dei provvedimenti speciali; Aggiornamenti sul caso Cospito e sul movimento contro 41bis ed ergastolo ostativo


Cineforum ViandanteResistente – Diario del saccheggio

 

》Terzo appuntamento di PEDILONGU-cineforumViandanteResistente《

Diario del saccheggio, di Fernando E. Solanas:

Com’è possibile che in Argentina si soffra la fame? Com’è possibile che, in nome della globalizzazione e del più selvaggio neoliberismo, si siano fatte in silenzio più vittime di quelle provocate dalla dittatura militare e dalla guerra delle Malvine? Questo documentario è un atto di accusa contro i governi di Carlo Menem e Fernando De La Rua  (costretto alle dimissioni dopo una sanguinosa rivolta popolare nel 2001); contro il Fondo Monetario internazionale e la Banca Mondiale, loro complici.

 

 

》RESTATE ALLERTA PER ALTRE INFO《

 

->> Canale Telegram: Contro il nulla che avanza


Cineforum Viandante Resistente – La donna elettrica

Secondo appuntamento di Pedilongu – CineforumViandanteResistente

RESTATE ALLERTA PER MAGGIORI INFORMAZIONI

-> Canale Telegram Contro il nulla che avanza